ciao, io sono stefano non ho sempre fatto il tatutatore anzi ho iniziato a dipingere sul corpo delle mie tele nel 2010. in realtà nasco come illustratore di storie per bambini. quello che mi colpisce di un artista è la capacità di "vivere l'arte", artisti che non nascono tali e che scoprono di esserlo per un innato bisogno e nemmeno con troppa consapevolezza. preferisco ancora il tratto imperfetto di una matita che scorre su un pezzo di carta piuttosto che la perfezione del digitale.
nelle mie opere è la fantasia a generare altra fantasia, per accompagnare chi osserva nell'universo sconfinato dell'irrazionale. cerco di creare ogni volta nuove realtà con macchie leggere di colore, linee imperfette e scenari a volte surreali. case sottosopra, alberi storti, un palloncino lasciato dalle mani di un bambino, che danno vita ad un universo di personaggi provenienti da chissà quale mondo lontano ma che raccontano la nostra sensibilità, le nostre paure e le nostri vizi e virtù

“L’arte è un rifugio”, amava dire Jean Michel Folon, ci permette di evadere per un pò dalla realtà e dalla logica schiacciante. Il punto di non coincidenza tra il mondo tangibile e il pensiero corrisponde a quello spazio di libertà artistica dove plasmo i miei universi, quella porzione dove la razionalità sfida l’immaginazione poetica. Seguendo i tratti leggeri approdo nelle terre multicolori, popolate da incredibili protagonisti, dove è forse possibile ritrovare insieme alla lievità, anche lo stupore e la meraviglia dei sogni dell’infanzia.

sono nato a Brescia nel 1976. illustratore, ho pubblicato sia in Italia che all’estero; il mio libro, La Pluie, realizzato a due mani con Matteo Gubellini, è stato selezionato al premio internazionale “Ho il mal d’estro”. la mia ultima pubblicazione è Dans ma maison uscita per i tipi della casa editrice francese Editions du Lampion.
Ho iniziato a tatuare nel 2010 per poter ricreare sulla pelle delle mie tele quel mix di fantasia ed immaginazione che crescendo ci siamo dimenticati di avere, ma che è ancora dentro di noi insieme al nostro essere bambini.